domenica 21 febbraio 2010

Il Fascismo

Fascismo, la parola viene di “fascio”, una mazzeta di canne e una ascia che rapresentava il potere militare dei consuli nella Antica Roma Repubblica, e da il nome a una desviazione autoritaria del liberalismo con delle traccie del nazionalismo e il movimento di mase. È la visione più conservatrice dello stato.
In Italia, il fatto d’una “vittoria” nella guerra poco saporita, una unità poco svilupata, un clima di crisi economica e sommosse sociali, un senso generale stesso nella società di fallimento, umiliazione per la guerra, e la paura al terrore “rosso”, le autorità dello stato che guardavano verso un altro lato...fu così como si spiega l’arrelamento ed espansione del movimento fascista e la cosidetta “Rivoluzione fascista”.



Non enganniamoci, nonostante sia di destra, ha delle somiglianze con i totalitarismi di sinistra: il colpo di stato, il controllo assoluto del governo, il partito unico, monopolio della propaganda, violenza, svilupato corpo militare e la credenza nella superiorità dell'uomo fronto la natura...vediamo, dunque, i tratti più specifici:

Lo Stato è il vertice, tutti devono subordinarsi allo stato, uno stato che cancella l’opposizione politica e intellettuale “tutto nello Stato, niente fuori dello Stato” ( fu in questo periodo quando la Mafia e la Camorra vivero il loro periodo più difficile, quando lo Stato veramente si impegnò per cancelarle, i mafiosi fuggivano all’estero, così si spiega il fenomeno mafioso negli Stati Uniti). Frente l’iguaglianza degli uomini, la desiguaglianza, con una elite pronta a governare. Una desiguaglianza fra uomini e donne, fra le razze e le nazioni, ci vuole dire, che nel caso italiano, questa caratteristica non fu molto forte, nonostante le famose Leggi razziale, che rispossero più a una mossa politica di Mussolini nel ’38 per avvicinarsi a Hitler. Visto che è una società dominata dalla paura, deve cercare delle vittime su dove attuare, in questo caso le minoranze etniche o l’opposizione politica, i attuare verso loro non è delitto giachè si attua per diffendere lo stato. Il movimento bisogna d’un capo, Il Duce, uomo perfetto, con alti valori, grandissimo condottiere, rappresentante della patria, al quale si deve obbedire e rispettare, che comanda un nazionalismo estremo, nato del senso di esconfita nella guerra del 1914, di sistemare tutti i oltraggi contro la nazione italiana e peraltro cercare l’unità perfetta, intentando portare avanti la conquista della cosdetta Italia irredenta e creare un nuovo Impero Romano. Certo, per andare avanti con questo programa bisogna riffiutare la raggione, il fascismo vuole la pasione, gli instinti, il fanatismo.
Così, un oscuro ex-socialista romagnolo, ex-combatente chiamato Benito Mussolini (Benito in onore a Benito Juárez...) riuscì a farsi con il potere, vediamo come arrivò. Il movimento fascista si organizò intorno agli “squadroni” excombatenti e piccoli borghesi e terratenenti, delusi per una pace poco ventaggiosa e per la paura ai comunisti.



Occupavano i comuni e picchiavano ai politici di sinistra e lideri sindacali, seminavano il terrore e la morte. Non c’è da dire che la Curia cattolica era favorevole. Lo Stato si scioglieva tanto per fattori esterni( le sommosse sociali e i fascisti) e per fattori interti, gli antichi partiti: il popolare, il liberale e il socialista non si mettevano d’accordo sulle rifforme da fare, ora è quando attua Mussolini, il 12 di ottobre di 1921 convoca a Roma alle sue “Camicie Nere”, la chiamata “Marcia su Roma” , Re Vittorio Emmanuele III, avanti le dimissioni del governo di Facta, chiama Mussolini per formare un nuovo governo. Il Re cadrà assieme il dittatore.

Però il fascimo più che dolore ci offre anche, un volto comico, spremuto da Corrado Guzzanti nei suoi “Fascisti su Marte”, un film che divertente e a dire poco. Prestate attenzione all’italiano parlato agli acenti e l’entonazioni...non vi riccorda qualcosa?






non vi riccorda qualcosa?

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